L’Asp festeggia i compleanni dei suoi decani Laurito e Frasca Polara

16.05.22

Questa mattina alle 12.00, nel chiostro di Palazzo San Macuto, l'Asp ha festeggiato con un brindisi i compleanni di Pasqualino Laurito e Giorgio Frasca Polara, i due decani dell'Associazione Stampa Parlamentare.

 

 

Giornalisti: festeggiati i compleanni di Laurito e Frasca Polara. Brindisi per i decani dell'Asp, presente Fini (ANSA)

Roma, 16 maggio - Piccola festa, nel chiostro di Palazzo San Macuto, per i 95 anni di Pasqualino Laurito e le 85 primavere di Giorgio Frasca Polara, i due decani dell'Associazione Stampa Parlamentare. Al brindisi in onore dell'ex cronista dell'Ansa ed autore della Velina Rossa e dello storico portavoce di Nilde Iotti a Montecitorio hanno partecipato numerosi giornalisti parlamentari, oltre al segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi ed all'ex presidente della Camera Gianfranco Fini. "Questo brindisi - ha detto Castaldi - è una testimonianza di vicinanza e di gratitudine per come questi giornalisti hanno sempre saputo rapportarsi con le Istituzioni, rappresentando un dono prezioso di gentilezza e di eleganza". Gianfranco Fini, che ha donato a Laurito una mascherina rossa, ha ricordato di aver conosciuto i due cronisti parlamentari nel 1983, con la sua prima elezione a deputato. "Me li presentarono come due bolscevichi. Non solo come 'compagni': di più! Ho avuto modo di apprezzarne negli anni l'onestà intellettuale e la capacità con chi ha opinioni diverse". Dopo aver dato appuntamento "a tra cinque anni" ai presenti, per il suo centesimo compleanno, Laurito ha lanciato un appello ai colleghi: "Difendete sempre e fino all'ultimo la Repubblica e le sue Istituzioni, che nascono dall'antifascismo. Non vi fate infinocchiare da chi non sa nulla della nostra storia e della nostra politica. Se vengono meno le Istituzioni, vengono meno la nostra categoria e, soprattutto, la nostra dignità". Un insolitamente commosso Frasca Polara ha lamentato che "il nostro mestiere sta scomparendo ed il giornalismo resiste a fatica. I giornalisti seguano i fatti e li raccontino con competenza".

 

Camera: Laurito e Frasca Polara, quando il giornalismo usava il "noi". Festa dell'Asp ai due decani (DIRE)

Roma, 16 maggio - Pare che le impronte digitali di Pasquale Laurito siano impresse sui telefoni del Parlamento, tracce di un'epoca in cui non esistevano i cellulari e i giornalisti dettavano i loro articoli ai dimafonisti. Settantacinque anni dopo essere approdato alla Camera come giovanissimo cronista, Laurito ha festeggiato oggi 95 anni in compagnia di Giorgio Frasca Polara, amico di una vita, di una decade più giovane e altro pezzo da novanta del giornalismo politico. "Difendete le istituzioni. Difendete con il vostro lavoro sempre le istituzioni democratiche repubblicane e antifasciste. Siate orgogliosi, non vi fate infinocchiare. Oggi più che mai. E' questo il più bel regalo che ci possiate fare...", ha detto Laurito, autore della Velina Rossa di palazzo Montecitorio. Giovanissimo militante comunista a Lungro, paese della comunità albanese di Calabria, dove aiutava le lotte dei salinari della Società operaia, Laurito arriva nella Capitale nel 1947. Ma prima, a 17 anni e 8 mesi, nel 1945, fa in tempo a prendere la tessera del Partito Comunista. Dopo i primi anni di sacrifici ("mangiavo tutti i giorni pasta e fagioli e il cappotto era sempre quello...", ricorda col sorriso) la carriera ingrana e Laurito scrive prima per Democrazia del Lavoro, poi per Paese Sera, Il Globo e infine l'Ansa. Una volta in pensione, Laurito prende a pubblicare quotidianamente la Velina Rossa, foglio di notizie ufficiose, nato in alternativa alla Velina Bianca che Vittorio Orefice faceva circolare per conto della Dc. Era l'esempio di un giornalismo schierato ma non fazioso. "Li conobbi nel 1983, me li avevano indicati come due bolscevichi... Ma le opinioni non si rinnegano e loro sono la dimostrazione che si può essere grandi giornalisti rimanendo fedeli alle proprie idee", ha detto oggi l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, anche lui tra i tanti presenti alla festa.

Roma, 16 maggio - Portavoce storico di un'altra presidente della Camera, Nilde Iotti, è stato Giorgio Frasca Polara, per lunghi anni segretario dell'Associazione Stampa Parlamentare. Caporedattore del l'Unità, docente di giornalismo, Frasca Polara è stato tra le altre cose l'unico giornalista ammesso a fare le cronache del comitato centrale del Partito Comunista italiano. "Faccio mio e sottoscrivo ogni parola dell'appello di Pasquale", ha detto Frasca Polara a Laurito, augurandosi che "i giovani giornalisti elevino il livello della professione, imparino un mestiere fatto letteralmente di seguire le cose" perché "non possiamo diventare scribacchini". A Laurito e Frasca Polara sono state consegnate dal presidente della Associazione Stampa Parlamentare Marco Di Fonzo due targhe, mentre il Segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi ha regalato un resoconto d'aula in cui compare per la prima volta il Ventaglio, il regalo simbolico della stampa accreditata ai presidenti. Dopo la breve cerimonia, Laurito è tornato alla Camera per vergare l'edizione quotidiana della Velina Rossa. "Oggi sono sulla scena, ho compiuto 95 anni. Ma mi correggo subito e ricorro a un insegnamento di Palmiro Togliatti, che ci ammoniva a preferire il 'noi' all''io'. Allora dico: oggi abbiamo compiuto 95 anni. Anche questo insegnamento - ha scritto - rientra nella cultura giornalistica. E ci permettiamo di offrirlo come un consiglio ai nostri giovani colleghi: occupatevi degli altri, loro sono importanti, non voi".

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